CRISTINA RADIF

Psicologa Psicoterapeuta

DBR

In cosa consiste

• L’idea di base è che, quando viviamo un trauma, il cervello registra non solo l’evento in sé, ma anche la risposta automatica di allerta e difesa che precede l’emozione cosciente.

• Il DBR guida la persona a riconnettersi con la sequenza neurofisiologica originaria del trauma:

1. Segnale di minaccia percepito dal tronco encefalico (prima ancora della consapevolezza).

2. Orientamento della testa e degli occhi verso la minaccia.

3. Attivazione emotiva e fisica (paura, rabbia, immobilità, ecc.).

• Attraverso una focalizzazione molto lenta e rispettosa, la tecnica permette di elaborare le memorie traumatiche a partire dallo strato più primitivo del cervello, riducendo così il rischio di riattivazione traumatica troppo intensa.

Differenze rispetto ad altri approcci

• Rispetto a EMDR o somatic experiencing, il DBR lavora più “in profondità”, concentrandosi su quello che succede prima che l’emozione emerga a livello cosciente.

• Viene considerata particolarmente utile in caso di traumi complessi, traumi precoci o dissociazione.

Obiettivo

Aiutare la persona a:

• Integrare le memorie traumatiche in modo meno frammentato.

• Ridurre sintomi come flashback, ipervigilanza, ansia e dissociazione.

• Ripristinare un senso di sicurezza e di continuità nel sé.

Per approfondimenti https://www.dbr-italia.it

CONTACT

Piazza Colombo 1/3

16121 GENOVA

Cristinaradif@gmail.com

+39 3331055162