CRISTINA RADIF
Psicologa Psicoterapeuta
Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, ovvero perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette alla persona, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che avviene, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé (non vado bene, sono sbagliato/a, è colpa mia) incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo il trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.
Si sente che veramente il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato. I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.
EMDR
PER APPROFONDIMENTI https://emdr.it
DOMANDE FREQUENTI
Come funziona la tecnica EMDR all’interno di una seduta?
L’ EMDR utilizza una tecnica che si basa sulla stimolazione bilaterale del corpo. La tecnica non è invasiva o dolorosa ma aiuta le persone ad elaborare meglio i pensieri. Per circa 30 secondi il paziente segue il movimento delle dita del terapeuta con gli occhi che si muoveranno da destra a sinistra. A questo punto gli viene chiesto un feed back che sia più semplice possibile. Non c’è qualcosa che deve avvenire, semplicemente si tratta di un processo di elaborazione e si cerca di farlo fluire più liberamente possibile. Dopo la stimolazione si può avere un pensiero, un’intuizione, una sensazione corporea oppure niente di tutto ciò. La stimolazione può anche avvenire attraverso il cosiddetto abbraccio della farfalla (il paziente simula un abbraccio con un movimento alternato sulle braccia) oppure attraverso il tapping (sulle gambe del paziente).
L’ EMDR è come l’ipnosi?
L’EMDR non è comparabile all’ipnosi perché la persona rimane sempre cosciente e non regredisce ad altri stati di coscienza. Nell’ EMDR si parla di attenzione duale, ovvero da un lato il focus è su un evento del passato, ma dall’altro si mantiene un contatto continuo nel qui ed ora e si osserva l’evento dalla distanza e sicurezza del presente.
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